Il Concilio Vaticano II è stato convocato non per risolvere questioni dottrinali o disciplinari, come di solito era avvenuto per i Concili negli ultimi secoli, ma piuttosto per rispondere alle nuove esigenze pastorali, che i Vescovi percepivano in quel periodo storico. Perciò è considerato un Concilio prevalentemente pastorale!
I padri conciliari avevano molto chiaro questo obiettivo e dal punto di vista teologico volevano mostrare il rapporto tra la liturgia e la vita della Chiesa ed il loro desiderio era offrire a tutti i fedeli la possibilità di partecipare attivamente e fruttuosamente perché tutto il popolo di Dio incontrasse il suo Signore.
Per questo hanno posto le basi dottrinali per un dialogo tra celebrazione ed evangelizzazione, proponendo i principi per un percorso di annuncio del Vangelo anche attraverso la liturgia, «culmine e fonte della azione della Chiesa» (SC 10) e avviando un processo che è ancora in via di elaborazione e di sviluppo.
Il corso si articola in 7 temi, che prevedono una parte sistematica – in cui si offriranno agli studenti le categorie teologiche, anche su base bibliografica, per comprendere la dimensione pastorale della liturgia – e una parte di studio bibliografico dei testi pubblicati, in cui si proporrà lo studio personale e l’approfondimento di alcuni temi che toccano l’esperienza dei pastori e dei responsabili di uffici liturgici diocesani.